Il passo Resia è uno dei tanti valichi alpini che collega il Tirolo con il Trentino Alto Adige, non lontano dal confine svizzero ed austriaco. Percorrere il passo Resia in moto è un’esperienza molto piacevole e gratificante soprattutto per i bellissimi scenari panoramici che affacciano sulle Alpi, tra strade ricche di curve e di tornanti che faranno la felicità di noi motociclisti instancabili.
Il sentiero veniva utilizzato anche in epoca preromana, tant’è che fu inserito nella Via Claudia Augusta, così come fu un passo strategico nel Medio Evo e nelle due guerre mondiali. All’inizio del ‘900 iniziarono i lavori per la ferrovia del Resia, ma furono interrotti con l’avvento della Prima Guerra Mondiale. Negli anni ’30 furono invece costruiti lo sbarramento Passo Resia e lo sbarramento Pian dei Morti, un complesso di bunker finalizzato a bloccare l’invasione nazista in Italia. Successivamente i due sbarramenti furono usati anche dalla NATO durante la Guerra Fredda.
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Come raggiungere il passo Resia
Pronto a questa nuova avventura tra le bellezze italiane? Allora stacca il tuo vecchio “chiodo” dal muro, indossa il tuo casco e parti per questo nuovo passo! Scopriamo come arrivare al passo Resia, si parte. Da Verona imbocca l’A22 per Bolzano, proseguendo sulla ME-BO 38 fino a Merano. A quest’altezza ti suggerisco di rallentare per goderti lo spettacolo che già inizia a stagliarsi dinanzi ai tuoi occhi. Mentre prosegui lungo la strada, come molti piccoli affluenti, sbucheranno tanti altri “bikers” che si dirigono verso il passo Resia. Sarà una sensazione bellissima poiché ti sembrerà di essere in un raduno improvvisato con altri “colleghi”. Da Merano inizia la salita verso il passo Resia, che sarà facilissimo raggiungere anche perché ci sono numerose indicazioni lungo tutta la strada.
3 cose da vedere al passo Resia
Cosa vedere al passo Resia? Perché tanti motociclisti giungono da tutta Europa per attraversare questo percorso? Una delle principali attrazioni del passo Resia è l’omonimo lago artificiale, costruito in epoca fascista, che impose l’evacuazione di un intero villaggio. Lo scoppio del secondo conflitto mondiale bloccò il progetto, che fu portato a termine nel 1950. Del vecchio villaggio oggi è rimasto solo il campanile, che emerge suggestivamente dalle acque del lago di Resia di fronte al villaggio di Curon Venosta, come testimonianza di un tempo ormai passato. Che tu abbia o meno il pollice verde, ti consiglio vivamente una visita all’orto botanico di Merano, che sorge nei pressi del Castel Trauttmansdorff in Alto Adige. Quest’orto della grandezza di 12 ettari ospita piante di ogni parte del mondo, ma anche repliche di tipici paesaggi altoatesini. Infine se stai pensando di passare un weekend in questi bellissimi posti, ti starai chiedendo dove dormire al passo Resia. Queste zone sono frequentatissime dai centauri, quindi troverai tantissimi hotel per motociclisti al passo Resia, con i quali potrai scambiarti utili consigli sui passi e sui migliori itinerari della zona.
Altri itinerari adiacenti al passo Resia
Partendo da passo Resia ci sono tantissimi itinerari circostanti che portano nelle zone limitrofe, tra curve, staccate e paesaggi da incorniciare. Il percorso maestro è il passo dello Stelvio, che con i suoi 48 tornanti porta fino a 2.757 metri. Altro valico alpino situato tra l’Italia e l’Austria è il passo Rombo, aperto solo in estate, che offre un panorama mozzafiato tra ripide salite e curve a strapiombo, per centauri impavidi dai cuori forti! Infine altri percorsi molto apprezzati portano nel gruppo del Silvretta oppure nella profonda gola della zona extradoganale di Samnaun.
Passo Resia in moto: consigli utili
Da un punto di vista tecnico il passo Resia non prevede tratti particolarmente impegnativi, tranne qualche curva e dei tornanti piuttosto stretti. All’inizio della salita del passo le montagne che si stagliano dinanzi a te sono molto imponenti, cerca di non perdere di vista la strada! Lungo il percorso ci sono tantissime indicazioni, ma per evitare brutte sorprese o per poter visitare le zone circostanti, ti suggerisco di portarti dietro una cartina del passo Resia.