Passo Manghen in moto: un’avventura straordinaria, quasi un’arrampicata per salire fino ai 2047 metri sul livello del mare, attraversando foreste secolari affacciate su splendidi laghi alpini tra le vette del Lagorai. Madre Natura è stata particolarmente prodiga e benevola con questa terra e percorrendo questi tracciati a bordo della motocicletta non potrai che rendertene conto, toccando con mano la vera bellezza.

Potresti ritrovarti completamente solo lungo la strada che corre verso il passo Manghen: in moto, questi tornanti e questa salita che sembra infinita regalano emozioni che difficilmente potrai raccontare, specialmente se decidi di affrontare l’avventura in solitaria.

Solo tu e la tua moto attraverso alcuni degli scenari più affascinanti del Trentino, fino a raggiungere il Rifugio Passo Manghen, una baita accogliente e ospitale dove tirare il fiato, fare due chiacchiere con l’oste e riposare un po’, prima di rimontare in sella e concludere il Passo Manghen in moto, dominando la Val di Fiemme e la Val Calamento prima di far ritorno a casa.

Caratteristiche del Passo Manghen

Il Passo Manghen è uno dei percorsi più conosciuti del Trentino: è un valico Alpino che taglia la Catena del Lagorai. Collega la Val di Calamento alla Val Cadino, portando rispettivamente a Borgo Valsugana e Molino di Fiemme. L’altitudine massima raggiunge i 2047 metri sul livello del mare ma in base a quale dei due versanti scegli di affrontare cambiano le caratteristiche del percorso e i suoi paesaggi. Questa potrebbe essere un’idea per effettuare due itinerari differenti sul Passo Manghen in moto, perché i tracciati sono talmente diversi tra loro, che sarà come fare due escursioni completamente differenti.

Catena del Lagorai

Il Passo Manghen si trova sulla Strada Provinciale del Manghen – SP 31 e collega Telve e Molina di Fiemme. E’ una strada che, sebbene si trovi su un percorso motociclistico secondario, lontano dai percorsi tradizionali del moto-turismo, riserva grandissime sorprese, in scenari paesaggistici mozzafiato tra distese senza fine di pini secolari nel cuore delle Dolomiti, che non è un caso siano considerate un Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Arrivare al Passo Manghen in moto: le caratteristiche dei due percorsi

Per arrivare al Passo Manghen in moto, la via più semplice è quella che parte da Trento e arriva a Borgo Valsugana, percorrendo la Strada Statale 47. Qui, imbocca la SP31 del Manghen e seguila tutta: sono 23,4 km di meraviglia, che fino a Telve si presentano abbastanza lineari e senza particolari difficoltà ma che poi, da qui fino al passo, iniziano a curvare piacevolmente in un susseguirsi di tornanti in salita.

Arrivare al Passo Manghen in moto, per tanti è quasi un’esperienza mistica, un itinerario da fare almeno una volta nella vita, considerando anche il fatto che questo è uno dei percorsi più difficili sulle Dolomiti, nonché una delle tappe più iconiche del Giro d’Italia.

Sebbene oggi questa non sia più l’unica strada di comunicazione tra la Val di Fiemme e la Val Calamento, è tuttavia quella più breve, una delle più antiche, percorsa già in tempi remoti, che sebbene abbia mutato in parte il suo aspetto, trasformandosi da mulattiera a camionabile, resta comunque uno dei percorsi più affascinanti nelle Dolomiti.

Webcam Passo Manghen
Webcam Passo Manghen

Il Passo Manghen è una tappa fondamentale se sei un motoamatore appassionato di itinerari di montagna, se ami sentirti tutt’uno con la natura che ti circonda, se non vedi l’ora di piegare su tornanti che si affacciano su distese ininterrotte di alberi secolari.

L’alternativa più breve per giungere al Passo Manghen è la via che parte de Molina di Fiemme. E’ un tracciato più breve: sono 16,4 km di puro piacere che presentano tornanti stretti solo nell’ultima parte del percorso, a ridosso del passo, quando le curve iniziano a mostrarsi in tutta la loro bellezza ma, soprattutto, pendenza. Questi percorsi, infatti, sia quello che parte da Borgo Valsugana sia quella che parte da Molina di Fiemme, si caratterizza per la sua pendenza, che nel punto massimo arriva a toccare il 17%.

Salire al Passo Manghen in moto, anche considerando queste pendenze, non è sicuramente difficile, occorre un po’ di esperienza per affrontare gli ultimi tornanti prima del rifugio. Non spaventarti per la pendenza del piano stradale e guida secondo le tue possibilità: non pensare alla destinazione finale ma goditi il viaggio, assapora ogni tornante e ogni curva con la tua moto.

Da Borgo Valsugana sono ben 14 i tornanti, alcuni dei quali a gomito molto stretto, che curva dopo curva si aprono verso le valli sottostanti. In questo tratto, la pendenza media del percorso è del 7% ma saranno gli ultimi 7 chilometri ad appassionarti maggiormente se ami le sfide. Infatti, quando iniziano i tornanti, la pendenza media si fa più ardua, diventa del 9,5% ed è qui che si tocca la massima inclinazione del piano stradale, ben il 15%.

Da Molina di Fiemme, invece, saranno 11 i tornanti che dovrai affrontare per raggiungere il passo. Un tracciato più corto, però, non deve darti l’illusione di un percorso più semplice, perché da questo versante la strada sale con una velocità superiore, quindi la pendenza media è maggiore rispetto al versante della Val Calamento. Da qui, infatti, per metà percorso la pendenza media è del 7,5%, che negli ultimi 8 km diventa del 9,5%, esattamente come nel tragitto alternativo ma per un chilometro in più.

Come detto in precedenza, difficoltà serie per giungere al Passo Manghen in moto non ce ne sono. Nel periodo invernale il passo è chiuso per neve e viene aperto tra aprile e maggio per la stagione estiva, a meno di proroghe per condizioni meteo avverse. Ti consiglio, se hai qualche dubbio, di contattare il Rifugio Passo Manghen e chiedere la conferma se il passo è aperto o chiuso e di controllare il meteo del Passo Manghen per godertelo in una giornata di sole.

Strada Passo Manghen

La visibilità lungo la strada è sempre buona, le giornate di nebbia sono molto rare e non ci sono gallerie che possano disturbare la guida. Anche la visibilità in uscita dalle curve è sempre abbastanza buona, ovviamente usa il buon senso nel tratti più coperti ma non dovresti mai avere particolari problemi, anche perché l’ampiezza della strada è adeguata per passaggi non preoccupanti.

Dal punto di vista climatico, vista e considerata l’altitudine elevata, non avrai problemi nemmeno dal punto di vista climatico, considerando che la temperatura media raramente supera i 25 gradi, a meno di condizioni di inversione termica. L’unico inconveniente potrebbero essere le escursioni termiche, ma niente di preoccupante se sei abituato agli itinerari di montagna.

Cosa vedere lungo il percorso

Lasciando Telve alle tue spalle, piano piano vedrai diradarsi la presenza dell’uomo. Le case si fanno sempre più rade fino a scomparire definitivamente. Lungo i pendii che scorrono al suo fianco troverai diverse baite e malghe e, se ami i prodotti tipici e desideri degustare ottimi prodotti caseari, non rinunciare a fermarti per assaggiare gli ottimi formaggi alpini che si producono in queste zone.

Giunto al Passo Manghen, invece, potrai vedere chiaramente le tracce della Grande Guerra, che da queste parti ha lasciato segni profondi ancora ben visibili. Infatti, sia sul versante della Val di Fiemme, sia sul versante della Val di Calamento stazionavano gli uomini dell’esercito austro-ungarico.

Nei sentieri laterali vedrai le tracce delle trincee e dei camminamenti, nonché degli accampamenti. Già che sei qui, raggiungi anche il Lago delle Buse, un bacino naturale pittoresco, meta ogni anno di tantissimi escursionisti. E’ un luogo tranquillo, nonché un lago particolarmente pescoso, soprattutto nei mesi di luglio e agosto.

Itinerario Moto Passo Manghen

Ora dovresti avere tutte le informazioni che ti servono. Qui sotto puoi trovare una cartina di Gooooooooooooogle maps con 3 itinerari del Passo Manghen da fare in moto, due da Trento e uno da Feltre, con evidenziati i luoghi che ti consiglio di visitare.

Riccardo Fiabane
Sono un appassionato di viaggi in moto, d'inverno mi piace scendere per le piste con il mio snowboard e fin dall'infanzia sono un fanatico del web. Ah, dimenticavo: polenta e salsiccia mi accompagnano durante tutto l'anno ;)